Claudio Sadler e la Trattoria Moderna, Cannavacciuolo e il Bistrot a Novara, Barbieri con Fourghetti e l’impero creato dai fratelli Alajmo partendo dal Le Calandre. Ormai da qualche anno, chi prima e chi poi, buona parte degli chef stellati italiani ha deciso di aprire degli spin-off dei ristoranti principali; chi di fianco a casa e chi cercando di raggiungere svariati angoli del mondo come Heinz Beck.
In queste nuove sedi gli chef cercano di “esportare” l’alta cucina al grande pubblico, cercando di raggiungere anche chi non può permettersi una cena nei ristoranti principali o vuole prima avere un assaggio della cucina di uno chef.
Altissima qualità, piatti ricercati ma prezzi a portata di tutti.
Nel 2016 anche Giancarlo Morelli, chef del ristorante stellato Pomiroeu, ha deciso di portare il suo talento a Milano. In zona Porta Venezia ha aperto il primo bistrot chiamato Trattoria Trombetta, nella zona pedonale di fronte all’appena ristrutturata chiesa di San Carlo al Lazzaretto; un quartiere che, da un punto di vista gastronomico, sta crescendo e potrà farlo ancora di più trainato da questo nuovo progetto.
Trattoria riporta subito a un’idea di convivialità e semplicità.
La prima si ritrova nel grande tavolo ovale all’ingresso dove ritrovarsi per una cena tra amici e nella possibilità di mangiare al bancone; in questo modo si può creare un rapporto unico tra ospite e cuoco e soprattutto è possibile seguire passo passo l’evoluzione dei piatti grazie anche alla cucina a vista.
La semplicità si riflette nel menù: nomi semplici e diretti per creare nella mente un’immagine, un ricordo, immediata; niente sottotitoli chilometrici ai piatti.
E poi la tradizione, ben presente nei piatti, accompagnata da un’innovazione che segue un’idea ben precisa: il rispetto della materia prima e dell’individuo.
Simbolo della tradizione il classico Risotto alla Milanese; eccezionale nella sua semplicità: riso perfettamente al dente e un’esplosione di sapore data dal midollo fondente e dalla salsa all’ossobuco.
Il Brunch della Domenica
La domenica a pranzo è tempo di brunch, non a buffet ma alla carta: una selezione di piatti a base di uova o insalate, oppure piatti più sostanziosi come il Vitello Tonnato. Ce n’è per tutti i gusti per trascorrere una domenica mattina in compagnia. A questo menù si accompagna quello tradizionale della cena in versione ridotta.
Tra i piatti da segnalare l’uovo Pochè con Salmone e Spinaci, pensato sul contrasto caldo-freddo e cotto-crudo la spinta decisiva nel palato è dato dalla saporita salsa olandese.
La linea seguita in tutti i piatti è quella della semplicità, sia nella presentazione che nei sapori, puliti e lineari nel palato fino a quel l’elemento inaspettato che dà forza al piatto.
Idee chiare e semplici alla base del progetto dello chef Morelli, sia nel design del bistrot sia in quello dei piatti del menù; quelle che spesso fanno sì che ci si possa sentire sempre come a casa propria.
Avete già provato la cucina di chef Morelli?
Ditemi della vostra esperienza nei commenti!