L’estremo Nord mi ha sempre suscitato grande fascino; paesaggi che sembrano usciti dalle menti dei migliori scrittori fantasy e animali sorprendenti. Sapevo che alle Isole Lofoten avrei trovato questo e molto altro, e infatti non ne sono rimasto deluso.
Quello in Norvegia è stato il mio primo viaggio così a nord e a questo è seguito quello in Islanda dello scorso anno; il sogno proibito rimangono comunque le Far Oer e, soprattutto, le lontane Svalbard. Grazie a, o per colpa di, Instagram è possibile “viaggiare” stando comodamente seduti sul divano ma posso assicurarvi che lo stupore provato davanti allo schermo svanisce in un istante una volta davanti alla realtà. Montagne che si gettano a strapiombo nel mare, il vento freddo che interrompe il silenzio della natura, le passeggiate nel verde e il Sole di Mezzanotte fanno delle Isole Lofoten un vero paradiso.
Quando partire per le Isole Lofoten
Per una volta la risposta a questa domanda è facile; in realtà le Lofoten sono visitabili in qualsiasi periodo dell’anno, dipende quale fenomeno naturale vi appassiona di più. La presenza della Corrente del Golfo favorisce un clima mite per quasi tutto l’anno, con temperature che vanno dai -5°C invernali fino ai 18/20°C estivi.
Trovandosi a più di 200 km dal Circolo Polare Artico, le Isole Lofoten sono il luogo perfetto dove osservare sia il Sole di Mezzanotte che l’aurora boreale. Il primo si può osservare tra marzo e settembre, nel periodo compreso tra i due equinozi; in questo semestre si hanno quasi sempre circa 24 ore di luce. Le sensazioni che si provano osservandolo sono particolari: la giornata sembra non finire mai e andare a dormire con la luce che filtra dalla finestra può essere un po’ destabilizzante. Ci sono però diversi vantaggi, come la possibilità di poter fare molte più cose durante la giornata e quella di guidare sempre con la luce.
Tra settembre e marzo avviene, ovviamente, l’opposto: la lunga notte polare avvolge la Terra già dal primo pomeriggio fino alla tarda mattinata successiva. Questo periodo è però il migliore per poter avvistare nel cielo l’aurora boreale. Per osservarla avrete bisogno di tre condizioni:
- Cielo sereno
- Scarso inquinamento luminoso
- Forte attività solare
Comunque non preoccupatevi, ci sono diverse app da utilizzare per sapere se ci sono le condizioni ideali.
Come raggiungere le Isole Lofoten
Raggiungere le isole non è così facile come si possa pensare: i voli sono pochi e le coincidenze non sempre sono comode. La soluzione migliore secondo me è quella di prendersi una mezza giornata per visitare Oslo, raggiungere Bodo in aereo la mattina dopo e da qui, una volta recuperate le macchine a noleggio, imbarcarsi sul traghetto per Moskenes, un piccolo porto sulla parte iniziale della E10, la strada che vi permetterà di attraversare tutte le isole.
Piccolo excursus su Oslo: sceglierla come tappa intermedia vi permetterà di ambientarvi al clima rigido di queste latitudini e di scoprire una città all’avanguardia e a misura d’uomo, completamente visitabile a piedi. Vi consiglio soprattutto una passeggiata nei nuovissimi quartieri di Tjuvholmen e Aker Brygge cui anche Renzo Piano ha dato un contributo con il museo Astrup Fearnley. Da qui spostatevi verso Sentrum, qui si trovano il Municipio (dove viene consegnato il Premio Nobel per la Pace) e la fortezza di Akershus.
Cosa Vedere alle Isole Lofoten
Alle Lofoten la meraviglia vi aspetta dietro ad ogni curva della E10; tenete a portata di mano la macchina fotografica perché non smetterete di scattare, ve lo garantisco. Una settimana intera è il tempo minimo da dedicare per godersi appieno l’arcipelago: potete scegliere di cambiare hotel ogni sera o scegliere un paio di villaggi come base e poi muovervi da lì. Noi ci siamo spostati ogni giorno ma le tappe di cui vi parlerò sono sicuramente quelle fondamentali nel caso non abbiate molti giorni a disposizione.
Å I Lofoten e Reinebringen
Å, oltre ad essere il paese dal nome più corto, è il paese più ad ovest delle Isole Lofoten e da qui parte la E10. Si tratta di un vecchio villaggio di pescatori, e infatti vi troverete il Museo della Pesca e il Museo dello Stoccafisso, pieno delle tipiche Rorbuer, le casette di legno dipinte di rosso molto comuni in Norvegia.
Verso Nord vi imbatterete nel villaggio di Reine che non è soltanto uno dei più belli di tutto l’arcipelago ma anche il luogo dove potrete affrontare Reinebringen, uno dei sentieri di trekking più spettacolari al mondo. Il percorso è tosto: 448 metri di dislivello con una pendenza media del 45%! Per fortuna la maggior parte del sentiero è stata attrezzata con degli “scalini” chiamati Sherpa Steps che terminano a 100 metri dalla cima. Come in tutti i trekking delle Lofoten, anche ReineBringen va affrontato a proprio rischio e pericolo; preparatevi per bene e prestate attenzione soprattutto nell’ultimo tratto fino alla cima dove il vento potrebbe dare fastidio e il terreno è più sconnesso.
L’ultima tappa sull’isola di Moskenesøya si trova nella zona Nord di quest’ultima; raggiungete Fredvang e proseguite per circa 3 km finché troverete un parcheggio sulla sinistra. Imboccate il sentiero, lungo circa 4 km e preparatevi alla sorpresa: scollinata una piccola altura si aprirà di fronte ai vostri occhi la bellezza della Spiaggia di Kvalvika. Arrivare fin qui vuol dire entrare in un altro mondo, sembra quasi di trovarsi sul set de Il Mondo Perduto. La spiaggia, che si affaccia sul Mar di Norvegia, è incastonata tra due scogliere immense, su una delle quali è possibile salire fino in cima per ammirare il panorama. Godetevi una passeggiata sulla spiaggia e, se siete abbastanza coraggiosi, anche una rinfrescante nuotata.
Svolvaer e il volo delle Aquile
Svolvaer, con i suoi 5000 abitanti, è la “città” più grande dell’arcipelago ed anche la più antica oltre il Circolo Polare Artico, visto che sono stati trovati resti di insediamenti risalenti al 3000 a.C. Qui arrivò nel 1432 il veneziano Pietro Querini il quale riportò in patria notizie sull’essiccazione del merluzzo, che proprio in Veneto riscosse molto successo.
Ma l’attrazione principale di Svolvaer è il vicino TrollFjord dove poter ammirare le Aquile di Mare Coda Bianca (Haliaeetus albicilla). Il tour è ben fatto e assolutamente consigliato; dopo esservi bardati come l’omino Michelin verrete portati all’interno del fiordo con grandi gommoni. Durante il viaggio il capitano si fermerà per raccontarvi alcune curiosità sul territorio e sulla cultura locale; il momento clou è ovviamente l’avvistamento delle aquile: se state all’erta riuscirete a sentirne i richiami e a vederle in lontananza, per poi trovarvele a pochi metri dopo pochi secondi di discesa in picchiata pronte a prendere il pesce lanciato dal capitano. Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico ne vale sicuramente la pena, in alcuni punti sembra persino di trovarsi ai Caraibi.
Polar Park
Sulla strada verso Tromso può valere la pena fermarsi al Polar Park, per lo meno per fare una pausa dalla guida. In questo parco naturalistico sono ospitati in grandi recinti molti animali tipici di queste zone come orsi, linci e lupi. Sarà anche possibile incontrare le renne lungo i sentieri del parco visto che sono gli unici animali lasciati liberi al suo interno. C’è anche una Zipline che parte dalla zona più alta del parco e sorvola dei recinti; ricordatevi di prendere l’imbracatura alla reception dopo aver comprato il biglietto, così da evitare di rifare il percorso una volta raggiunta la partenza. Durante il periodo estivo il Sabato e la Domenica è possibile fare un tour guidato dei recinti dei predatori. L’ingresso costa 290 corone norvegesi a persona (circa 25€).
Tromso e Alta
Tromso e Alta sono le due cittadine principali del Nord della Norvegia. La prima è famosa per il suo polo universitario, tanto da essere soprannominata la “Parigi del Nord; nella seconda invece potrete visitare l’interessante Alta Museum World Heritage Rock Art Centre, un museo all’aria aperta dove osservare delle particolari incisioni rupestri.
Rotta verso Capo Nord
Una volta lasciata Alta non incontrerete altri insediamenti degni di nota se non sporadici villaggi. La strada per raggiungere la fine del continente è lunga ma non preoccupatevi: i paesaggi che ammirerete lungo la strada sono impagabili. Chilometri di distese verdi tutto intorno a voi incorniciate dalle montagne in lontananza e gruppi di renne che pascolano indisturbate a bordo strada. I paesaggi saranno una costante per tutto il viaggio: la costa frastagliata e le montagne delle Lofoten, le ampie distese del Nordland, ogni chilometro è diverso dal precedente.
L’ingresso al complesso turistico di Nordkapp costa 30 € (è una follia ma qui è la norma, anche mangiare fuori può costare un occhio della testa ma i supermercati possono essere un’economica alternativa); al suo interno troverete un edificio con bar, ristorante, negozi di souvenir e una sorta di cinema che proietta un filmato sulla Norvegia di 15 minuti. Tutto molto turistico, avete ragione.
All’esterno si trova la famosa palla di ferro simbolo di Capo Nord; vi parlerei volentieri della vista spettacolare sul mare, delle scogliere e del Sole di Mezzanotte ma la realtà è che quando siamo arrivati la situazione era quella che vedete nella foto sotto: un muro di nebbia invalicabile tanto da non riuscire a vedere a un metro da noi :(. Pianificate comunque di arrivare qui per le 22/22:30 in modo tale da poter osservare il sole di mezzanotte svettare sopra di voi; questo vi permetterà di ripercorrere la strada fino a Olderfjord con i riflessi rossastri dell’alba, l’ultimo regalo che le isole Lofoten hanno in serbo per voi prima della partenza.
Dove dormire alle Isole Lofoten
Il nostro viaggio era già organizzato quindi non mi sono adoperato in prima persona per cercare tutte le strutture in cui abbiamo dormito, in ogni caso vi potrebbe essere utile avere una lista:
- Oslo – Smarthotel Oslo – Link Booking
- Moskenes – Lofoten Rorbuhotell – Link Booking
- Svolvaer – Lofoten Arctic Hotel Skata – Link Booking
- Harstad – Thon Hotel Harstad – Link Booking
- Tromso – Enter Viking Hotel – Link Booking
- Alta – Alten Lodge – Link Booking
- Olderfjord – Olderfjord Turistsenter – Link Booking