C’è stato un momento in cui pensavo che il viaggio in Val di Funes a Santa Maddalena non l’avrei mai fatto; quattro volte avevo prenotato e altrettante sono state le cancellazioni. Lo scorso novembre però, finalmente il viaggio è diventato realtà.
Il paesino di Santa Maddalena si trova alla fine della Val di Funes, incastonato tra le maestose Odle, le montagne che hanno visto Reinhold Messner iniziare la sua carriera di alpinista. Il paese ha visto aumentare la propria fama negli ultimi anni grazie ai social e alle foto che ritraggono l’omonima chiesa. Nonostante questo però, la valle è riuscita a mantenere intatta la propria identità rurale. Molti masi sono stati convertiti in B&B e offrono ai propri ospiti prodotti a km 0, contribuendo a mantenere integro il paesaggio. La valle è riuscita anche a resistere alle avances del turismo sciistico di massa. Nel 1973 il tentativo di installare tre sciovie da parte di una società venne infatti fermato. Da allora la valle ha deciso di puntare su escursioni, sci di fondo e slittino.
La Chiesa di Santa Maddalena
Costruita nel XIV secolo, la Chiesetta di Santa Maddalena è ormai diventata il simbolo dell’intera valle. Dell’edificio originale, però, è sopravvissuto solamente il campanile; l’attuale chiesa tardo-gotica risale al XV secolo.
Secondo una leggenda la chiesa fu costruita dove le acque del Rio Fopal trasportarono un’effige della Santa. Un’altra leggenda dice che durante un temporale apparve miracolosamente una statua di Santa Maddalena proprio in questo luogo. Statua che è ancora oggi conservata all’interno della chiesa.
Il famoso punto panoramico si trova a nord della chiesa, in questa zona. Si può raggiungere solamente a piedi in quanto la strada è riservata agli autorizzati. La macchina si può lasciare nel parcheggio di fronte alla caserma dei vigili del fuoco e da lì avviarsi a piedi verso il centro visitatori del parco. Per raggiungere il punto bisogna imboccare il Magdalenaweg e proseguire in salita per circa 15/20 minuti. Potete scegliere se fermarvi alla panchina panoramica o proseguire verso uno dei due tornanti successivi.
La vista è meravigliosa in qualsiasi ora del giorno ma il momento migliore è ovviamente il tramonto. Come nel resto delle Dolomiti, anche qui è possibile ammirare il fenomeno dell’enrosadira. Con un po’ di fortuna al tramonto potrete vedere le Odle assumere sfumature che vanno dall’arancio al viola.
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La Chiesa di San Giovanni in Ranui
Poco oltre Santa Maddalena si trova un’altra delle chiese simbolo della Val di Funes: la Chiesetta di San Giovanni in Ranui. Questa chiesa barocca risale al 1744 e si trova in un grande prato di proprietà del Maso Ranui Hof. Michael Von Jenner la commissionò e la dedicò a San Giovanni Nepomuceno, protagonista degli affreschi che decorano l’interno.
La visita della chiesa (di proprietà privata) è a pagamento (4,00 €). Per visita in realtà si intende solamente l’accesso al prato e la possibilità di avvicinarsi alla chiesa. Per accedere al prato bisogna superare un tornello di metallo; la cassa (che prende solo monete) si trova nelle immediate vicinanze. In alternativa potete fermarvi alla piattaforma panoramica in legno costruita apposta. Da qui potete fare delle foto davvero pazzesche con le Odle sullo sfondo.
Per raggiungere la chiesa in auto dovete seguire via Geisler fino alla curva in fondo. Qui si trova un piccolo parcheggio, a pagamento, e la strada per la chiesa è proprio di fronte. In alternativa è possibile parcheggiare a Santa Maddalena e poi raggiungere la chiesa a piedi.
Malga Zannes, la Porta delle Odle
La strada che porta a Santa Maddalena permette di arrivare fino alla Malga Zannes, punto di partenza di alcune tra le più belle escursioni della zona. Qui è disponibile un parcheggio a pagamento (8,00 € per tutto il giorno) dove poter lasciare la macchina. L’escursione più bella da fare partendo da Maalga Zannes è quella che conduce alla Malga Geisler, il Cinema delle Odle. Per raggiungerla si percorre una parte dell’Adolf Munkel Weg, un bellissimo sentiero panoramico che corre ai piedi delle montagne.