Lo ammetto, senza la pioggia e il suggerimento di Luca e Federica, che già l’avevano visitata, probabilmente non avrei mai scoperto l’Abbazia di Novacella, un vero tesoro di arte e storia a due passi da Bressanone, tanto da poter essere raggiunta a piedi con una facile passeggiata.
L’impressione che si ha una volta superate le mura è quella di essere catapultati in un luogo fuori dal tempo. Il silenzio la fa da padrona in ogni angolo e il profumo di fiori e vino permea tutti gli spazi aperti dell’abbazia.
Un po’ di Storia
La storia quasi millenaria dell’Abbazia inizia nel 1142 quando venne fondata dal vescovo Artmanno. Fin dalla sua nascita assunse una posizione di grande importanza nella regione tirolese. Già l’anno successivo venne riconosciuta da Papa Innocenzo e nel 1157 dall’imperatore Federico I Barbarossa. Nei secoli successivi, tra alti e (pochi) bassi, l’Abbazia di Novacella aumenta la sua sfera di influenza nella regione fino a diventare oggi una delle principali abbazie del Trentino Alto-Adige.
L’abbazia è oggi abitata dai Canonici Agostiniani di Novacella, la cui comunità è composta da 18 Canonici Regolari e presieduta dal prelato Eduard Fischnaller.
Uno dei compiti dei canonici, che vivono secondo la regola di Sant’Agostino, è quello della formazione ed educazione dei giovani. Oggi nel convitto dell’abbazia risiedono quasi cento ragazzi delle scuole medie e superiori; ma la tradizione educativa risale al medioevo con le scuole di canto e coro fino all’istituto di teologia.
Visitare l’Abbazia di Novacella
Il complesso è in realtà più simile ad una piccola cittadella fortificata che ad un convento come siamo abituati ad immaginarlo ed è piuttosto vasto. Per questo vi consiglio di dedicargli almeno una mezza giornata per riuscire a scoprire tutti i suoi tesori con calma. Il complesso abbaziale può essere visitato in autonomia (a pagamento) con audioguida oppure partecipando alle visite guidate.
Una volta varcata la porta delle mura ci si trova in una piccola piazzetta di fronte a un vero e proprio castello. Se l’aspetto vi sembra familiare non dovete sorprendervi: il Castel Sant’Angelo fu costruito proprio ispirandosi al famoso monumento di Roma. In realtà si tratta di una cappella dedicata a San Michele che si pensa essere stata costruita dai cavalieri templari.
Inoltrandosi verso il cuore dell’abbazia si raggiunge il primo chiostro al cui centro si trova il Pozzo delle Meraviglie. Così chiamato perché sui suoi lati si trovano le sette meraviglie del mondo; anzi sette più una visto che il pittore Nikolaus Schiel fece diventare l’Abbazia di Novacella l’ottava meraviglia del mondo.
Da qui si accede al museo e al chiostro interno. Questo è il luogo più tranquillo di tutta l’Abbazia, perfetto per godersi qualche momento di silenzio passeggiando all’ombra degli affreschi gotici che decorano le volte e le pareti. Nel museo sono conservati i tesori artistici di Novacella; quadri, sculture, strumenti scientifici e pale d’altare risalenti al XVII e XVIII secolo, il periodo di massimo splendore dell’abbazia.
I Tesori dell’Abbazia di Novacella
Difficile dire cosa susciti più meraviglia della biblioteca dell’Abbazia. Se i 98.000 volumi, di cui molti manoscritti medievali, o i bellissimi stucchi dorati che decorano pareti e soffitto. La sala della biblioteca è ancora oggi una delle più belle sale secolari dei Trentino Alto-Adige ed è visitabile seguendo il percorso museale.
L’altro tesoro dell’abbazia è la Basilica dedicata a Santa Maria Assunta. Essa risale al 1190, anno della ricostruzione del complesso, ma è solo nella prima metà del ‘700 che prende la forma attuale. Lo stile barocco sostituisce l’originale gotico, stucchi e affreschi iniziano a popolare pareti, colonne e volte e la luce naturale inonda le tre navate della chiesa. Gli affreschi rappresentano la venerazione per la Madonna e vita e opere di Sant’Agostino (fondatore dell’ordine).
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La Cantina dell’Abbazia
Fin dalla sua fondazione, tra i possedimenti dell’Abbazia di Novacella figuravano diversi ettari di vigneti. La tradizione vinicola è quindi antica tanto quanto il monastero e questo fa dell’abbazia la più antica cantina del Nord Italia. La produzione ammonta a circa 800.000 bottiglie l’anno, frutto della collaborazione con oltre 60 viticoltori che ogni anno consegnano le loro uve alla cantina, divisa in due linee: quella classica e il “Praepositus”.
Il vigneto nelle immediate vicinanze dell’abbazia è visitabile con una guida; una bella occasione per scoprire tutti i segreti della cantina. La visita si conclude con una degustazione di quattro vini direttamente in cantina o nel piccolo cortile nella parte nuova del complesso.
Per concludere la visita è d’obbligo una tappa all’enoteca. Qui, oltre alle 25 varietà di vino, è possibile acquistare anche prodotti locali come marmellate, miele, grappe e succhi di mela.
La visita guidata dei vigneti con la degustazione ha la durata di 90 minuti ed è disponibile dal lunedì al venerdì alle 16:00 e il sabato alle 14.30 al prezzo di 25 € a persona.
Orari e Prezzi
L’Abbazia di Novacella è aperta al pubblico tutto l’anno. È visitabile dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:15).
Le visite guidate invece vengono organizzate dal lunedì al sabato alle 11:00 oppure alle 14:30. Il giardino abbaziale è accessibile da aprile ad ottobre solo dal giovedì al sabato.
- Adulti senza guida: 12,00 €
- Adulti con guida: 17,00 €
- Adulti solo giardino > 4,00 €