Ogni volta che si parla di Costa Smeralda è impossibile non notare un luccichio negli occhi della gente; d’altronde come sarebbe possibile il contrario? Acque cristalline, spiagge degne dei Caraibi e tutto questo a un’ora di volo da Milano.
Inutile però nascondersi dietro a un dito: un soggiorno in Costa Smeralda non potrà sicuramente essere economico; ma con un po’ di accortezza e programmazione potremo ritornare a casa con tutti gli organi al loro posto.
Il Sogno di un Principe
Leggenda vuole che l’idea di Costa Smeralda nacque nei circoli finanziari di Londra alla fine degli anni Cinquanta. Ne fu promotore John Duncan Miller, famoso finanziere della City, che coinvolse altri investitori per acquistare un pezzo di costa sarda per trasformarlo in un rifugio per vacanze ad uso privato.
Nel gruppo di investitori c’era anche il Principe della comunità degli ismailiti Sua Altezza Karim Aga Khan che di quel pezzo di costa se ne innamorò al primo sguardo. Fu proprio il Principe a volere il Consorzio della Costa Smeralda con lo scopo di controllare e governare lo sviluppo urbanistico dell’area. Sviluppo che ancora oggi deve seguire dei rigidi canoni architettonici voluti dall’Aga Khan e dal Comitato di Architettura, formato da alcuni dei migliori architetti dell’epoca. Insieme definirono uno stile unico capace di coniugare le bellezze naturali e gli elementi della tradizione costruttiva locale.
In pochi anni la Costa Smeralda riuscì ad affermarsi tra le mete più esclusive del mondo e d’Europa grazie ai numerosi VIP che ogni estate bazzicavano le sue spiagge. Nel frattempo l’Aga Khan continuò ad impegnarsi nello sviluppo della zona: nel 1963 crea la compagnia area Alisarda e nel 1967 fonda lo Yacht Club Costa Smeralda (che ospitò nel 1983 la sfida di Azzurra all’America’s Cup).
Oggi il sogno del Principe è stato un po’ soffocato dalla ricerca del lusso e dell’eccesso ma fuori stagione (quindi non a luglio e agosto) quando la Costa torna alla sua vita “normale” e i suoi colori e odori prendono di nuovo il sopravvento su polvere e traffico si può ben immaginare cosa abbia fatto innamorare l’Aga Khan di questo paradiso in terra.
Quando Andare
Il periodo ideale è, manco a dirlo, quello estivo; la stagione parte verso metà maggio e si protrae fino a ottobre se il meteo lo permette. Tra metà luglio e la settimana di Ferragosto si raggiunge il picco di presenze; ciò significa traffico, ressa in spiaggia e difficoltà a trovare un posto al ristorante nel caso vogliate godervi una serata fuori.
Settembre diventa quindi il mese perfetto per godersi tutte le bellezze della Sardegna. La maggior parte dei turisti è già rientrata, i prezzi si abbassano leggermente e l’acqua ha ancora una temperatura gradevole (al contrario di giugno, quando è ancora freschina).
Dove Dormire
La scelta dell’alloggio dipende da quanto avrete voglia di spendere e dalle vostre esigenze di “comodità” (in termini di vicinanza alla spiaggia). Ovviamente più ci si avvicina al mare (o a Porto Cervo) e più il prezzo lievita.
Gli hotel di lusso con ogni genere di servizio immaginabile la fanno ovviamente da padroni; i più noti sono il Cala di Volpe, il Pitrizza e il Cervo, tutti appartenenti alla stessa catena e rappresentano il non plus ultra.
L’alternativa più economica prevede di spostarsi leggermente verso l’interno (zona Abbiadori o Arzachena) o pensare di affittare un appartamento tramite Air BnB (la prima zona in cui cercherei è quella della collina di Pantogia, alle spalle del Pevero).
Dove Mangiare
Inutile dire che anche mangiare può rivelarsi un’esperienza piuttosto costosa in Costa Smeralda. In questo post vi segnalo sei indirizzi che non potete proprio perdervi.
Come potrete vedere non c’è alcun indirizzo di Porto Cervo, questo perché ritengo piuttosto inutile spendere più di 100€ a persona per il solo fatto di mangiare a Porto Cervo quando ci sono alternative (anche migliori) a pochi minuti di distanza.
Le Spiagge della Costa Smeralda
Il punto forte della Costa Smeralda non possono che essere le sue spiagge meravigliose. Ce n’è per tutti i gusti: con sabbia bianca finissima, con i grani più grossi, completamente attrezzate, libere, ventose e riparate.
Tutte le spiagge sono dotate di parcheggi a pagamento con tariffe orarie che variano tra 1,5 € e 2,5 € all’ora (le quattro che vi segnalo qui sotto appartengono alla seconda categoria) e a numero chiuso; il consiglio quindi è di non recarvi mai in spiaggia troppo tardi o correrete il rischio di non trovare posteggio.
In molte troverete sia stabilimenti fissi (ma con prezzi spesso proibitivi) che “liberi” con la possibilità di prendere solo ombrellone o lettino. Non sono invece sempre presenti luoghi di ristoro (la Spiaggia del Principe ne è sfornita ad esempio mentre a Liscia Ruja ci sono alcuni bar/ristoranti)
Cala di Volpe
La spiaggia di Li Itriceddi, nota a tutti come Cala di Volpe (per la vicinanza all’hotel), è in assoluto la mia preferita. Mai troppo affollata e riparata anche nei giorni in cui il maestrale decide di farsi sentire sul serio.
Arrivando da Porto Cervo svoltate a sinistra ad Abbiadori e proseguite dritto allo svincolo per Olbia, sulla destra troverete una stradina sterrata da percorrere fino al primo parcheggio che troverete.
Chi ama avere un po’ più di tranquillità può avventurarsi oltre gli scogli sulla destra (c’è un comodo sentiero) e raggiungere una delle calette nascoste che costellano questo tratto di costa. Tutte perfette per godersi davvero l’atmosfera della Costa Smeralda tra sabbia con sfumature rosa e acqua turchese.
Liscia Ruja
Pochi chilometri oltre Cala di Volpe si trova la spiaggia di Liscia Ruja, la più lunga di tutta la Costa Smeralda. Fino a pochi anni fa era la nostra tappa fissa nei giorni di “terraferma” ma il proliferare di stabilimenti e l’aumento del numero di persone ci ha spinto a venirci sempre meno. Ciò non toglie però che la sua acqua cristallina sia una delle più belle che possiate trovare in Sardegna.
Grande Pevero
È la nostra “vicina di casa”, una spiaggia a forma di mezzaluna di sabbia candida circondata da dune su cui poter ammirare (e non toccare) i gigli in fiore. Il bar all’arrivo del sentiero che porta alla spiaggia è perfetto per godersi uno spritz vista mare al tramonto.
La spiaggia del Grande Pevero è anche il punto di partenza del Pevero Health Trail, una serie di percorsi che si snodano per 13 chilometri sul promontorio di Monti Zoppu, tra il Pevero e il Romazzino. Ci sono 5 punti di partenza: Grande Pevero, Pevero Golf, Cala Liccia, Romazzino e Piccolo Romazzino. Il sentiero, percorribile sia in bicicletta che a piedi, permette di immergersi nella natura e nella storia della zona. Tra le profumate piante della macchia mediterranea si trova ancora uno stazzu, tipica costruzione gallurese, edificato negli anni Cinquanta da Francesco Azara.
Spiaggia del Principe
La Spiaggia del Principe è la punta di diamante della Costa Smeralda. L’Aga Khan si innamorò a prima vista di questo arco di sabbia bianca circondato dalla lussureggiante macchia mediterranea, da qui il nome particolare dato a questo paradiso.
Per raggiungerla seguite le indicazioni per Cala di Volpe; superato l’albergo proseguite per circa 1 chilometro e girate a sinistra in Via Romazzino, svoltate alla prima a destra e sulla sinistra troverete il parcheggio. In fondo a quest’ultimo troverete il sentiero che porta alla spiaggia (circa 10/15 minuti di cammino).
Per la sua fama e la sua bellezza, questa è anche una delle spiagge più affollate della zona; il mio consiglio è quello di arrivare la mattina presto per godersela in tranquillità per poi ripartire per l’ora di pranzo quando la ressa diventerà insostenibile.
Porto Cervo, la “Capitale” della Costa Smeralda
Un viaggio in Costa Smeralda non è completo senza una tappa nella sua “capitale”: Porto Cervo. Dell’anima del villaggio voluto negli anni Sessanta dall’Aga Khan e progettato da Luigi Vietti è ormai rimasto poco, sostituita da lusso e, in alcuni casi, eccesso. Si può rivivere la Porto Cervo che fu salendo fino alla candida chiesa di Stella Maris che dalla sua posizione sopraelevata sembra essere rimasta indifferente ai cambiamenti avvenuti sotto al suo sguardo.
Il punto di partenza ideale per una visita serale a Porto Cervo è la nuova Promenade, in via Porto Vecchio (dov’è possibile trovare parcheggio lungo la carreggiata). Addentratevi tra viuzze e vetrine scintillanti fino a raggiungere la piazzetta e la gelateria migliore del luogo: Pasqualina. Con un gelato in mano scendiamo verso il Waterfront per “ammirare” (dipende dai punti di vista) i giganteschi yacht che ogni anno affollano queste acque. Questa parte del Porto Vecchio ospita da qualche anno diverse boutique pop-up del lusso (marchi di auto, di moda e di barche) e culmina nel Temporary Bar & Lounge del Nikki Beach, uno dei più rinomati Beach Club del mondo (costo minimo per sedersi ad uno dei suoi tavoli 500 €).
Proseguendo sulle scale immerse nel verde si raggiunge il cuore del Paese: la Piazzetta. Qui si affaccia l’Hotel Cervo, uno dei cinque resort di lusso “originali” ed è anche il luogo preferito dalla gente per un aperitivo al tramonto. Nelle sere di agosto il Consorzio organizza diversi eventi culturali come concerti, presentazioni di libri e conferenze.
L’Arcipelago della Maddalena
Anche una visita all’Arcipelago della Maddalena è assolutamente un must. Istituito nel 1994, l’omonimo parco comprende oltre 60 isole tra cui Caprera, Budelli, Razzoli, Santa Maria e Spargi sono le più note.
Per visitarlo ci sono 3 possibilità:
- Noleggiare una barca a Palau
- Prenotare un’escursione alle isole (con barca privata in caso di gruppi numerosi)
- Via terra prendendo il traghetto da Palau a La Maddalena
Chiaramente la prima e la terza opzione sono quelle che vi offrono più libertà e possibilità di scelta ma se decideste di dedicare più di un giorno all’arcipelago potreste anche provarle entrambe. Noleggiare una barca/gommone vi permette di raggiungere anche il Manto della Madonna, un “porto” naturale tra le isole di Budelli, Santa Maria e Razzoli famoso per l’acqua cristallina e limpida. A Budelli si trova anche la celebre Spiaggia Rosa; il suo colore, che sta lentamente riprendendo vigore, è dato dal deposito di un microrganismo che si stacca dalle posidonie. Purtroppo, negli anni, sempre più turisti hanno pensato bene di portare via la sabbia e dal 1992 a questa meraviglia è stato vietato l’accesso. Ora è possibile ammirarla solamente da dietro a una corda, e sopra ad una passerella, che ne delimita il confine.
Le isole di Caprera e della Maddalena possono essere visitate via terra; da Palau, nel periodo estivo, i collegamenti via traghetto sono numerosi. Se volete evitare difficoltà nel trovare parcheggio (scarsi in quantità) una soluzione potrebbe essere quella di noleggiare uno scooter. Caprera, oltre che per le sue spiagge e calette, è famosa anche per la sua storia: qui per quasi trent’anni visse Garibaldi e molte delle fortificazioni presenti sull’isola sono ancora visitabili. È anche la meta perfetta per gli amanti del trekking vista la presenza di numerosi sentieri naturalistici.
Due delle cale più belle di Caprera, Cala Napoletana e Cala Coticcio, sono raggiungibili solo a piedi e la seconda (insieme alla vicina Cala Brigantina) dall’anno scorso solamente se accompagnati da una guida ambientale autorizzata. Sul sito del Parco trovate un elenco con nomi e contatti delle guide quindi organizzatevi per tempo per evitare che i posti finiscano. Il costo è di 25 € a persona e la durata di circa 5 ore; si tratta di una vera e propria escursione alla scoperta delle bellezze naturali dell’isola e non soltanto un servizio di “accompagnamento in spiaggia”.
Altre spiagge che valgono una visita sono Cala del Relitto, il cui nome deriva dal relitto del Motoveliero Trebbo ancora presente, Cala Caprese, detta anche dei due mari e composta da tre calette una di seguito all’altra e Spiaggia Testa del Polpo che affaccia sui cosiddetti Giardinelli.
Bonus: Spot Fotografici in Costa Smeralda
Sapete che mi piace anche darvi consigli sui migliori spot fotografici per ogni itinerario proposto. In questo caso ve ne propongo tre: il Vecchio Faro Rosso di Capo Ferro, la chiesa di Stella Maris e il Phi Beach.
Il Vecchio Faro dà il meglio di sé all’alba (lo so, non il massimo della comodità ma lo spettacolo vi ripagherà sicuramente della fatica) mentre al tramonto si trasforma in un luogo estremamente romantico. Raggiungerlo è davvero facile: da Porto Cervo Marina seguite le indicazioni per Capo Ferro fino a raggiungere il cancello del faro bianco. Parcheggiate nella piccola piazzola sterrata e imboccate il sentiero; al bivio proseguite a sinistra e continuate a seguire il sentiero fino al fanale.
Al Phi Beach invece troverete il tramonto più instagrammabile e alla moda della Costa Smeralda (anche se, ad essere rigorosi, ci troviamo fuori dai confini della Costa). Ad agosto, soprattutto a cavallo di Ferragosto, è anche quello più costoso quindi meglio informarsi prima sul costo dell’ingresso (che include una consumazione). Per risparmiare almeno sul parcheggio potete lasciare la macchina in quello in via Borgo i Cedri e poi raggiungere il locale a piedi.
La Chiesa di Stella Maris, oltre ad essere uno dei simboli di Porto Cervo con la sua caratteristica architettura, offre una bellissima vista sia sul Porto Vecchio che sulla Marina Nuova. Ogni 28 agosto si celebra la festa di Maria Stella Maris; dopo la celebrazione della Santa Messa la statua viene portata in processione su una barca fino al centro del porto per il consueto saluto e il lancio di petali di rosa da un elicottero. Al termine della processione si ritorna in piazza per mangiare tutti insieme il porcetto sardo e ammirare i fuochi d’artificio specchiarsi sull’acqua.