L’arrivo di maggio e della bella stagione è il momento perfetto per dedicarsi a qualche gita fuori porta a scoprire alcune bellezze lombarde. Oggi ci troviamo in un angolo di Lombardia che non ha niente da invidiare ad alcuni paesaggi toscani; sto parlando della zona tra Pomelasca e Inverigo, nella Brianza comasca.
La Tenuta di Pomelasca, con la sua chiesetta, ed Inverigo, con il suo Viale dei Cipressi, sono due dei miei luoghi lombardi preferiti e cerco di andarci ogni volta che posso, soprattutto quando non sono impegnato a scoprire altri angoli della regione. Ci troviamo a circa 40 minuti da Milano, circa a metà strada tra la città e il Lago di Como, ideale prosecuzione di questa gita. Queste due piccole gemme si trovano a pochi minuti una dall’altra e potete anche decidere di fare una bella passeggiata tra una e l’altra. Nel caso decideste di visitare per primi i cipressi di Inverigo allora potete trovare un parcheggio in via IV Novembre, proprio davanti agli alberi. In caso contrario potete lasciare la macchina in via Milano a Lambrugo e raggiungere la Chiesetta Rossa a piedi in pochi minuti.
In alternativa potete arrivare fino a qui in treno; partendo dalla stazione di Cadorna dovrete prendere il treno per Canzo Asso e scendere alla stazione di Inverigo. Da qui, in pochi minuti, avrete davanti agli occhi il Viale dei Cipressi.
Il Viale dei Cipressi di Inverigo
Partiamo dal piccolo borgo di Inverigo che nella sua storia secolare è passato di mano in mano tra alcune delle più importanti famiglie lombarde: Sforza, Visconti, Giussani fino ai Crivelli nel 1683. Fu proprio il Marchese Gian Battista Crivelli a volere il viale alberato così da collegare il borgo di Inverigo, e la sua villa personale, con il Santuario di Santa Maria della Noce che si trova nella piccola piazza del Mercato dove una volta si teneva il mercato dei bozzoli di bachi da seta.
Tutta l’area è liberamente accessibile e regala delle viste davvero uniche.
La Tenuta di Pomelasca
A pochi minuti da Inverigo si trova invece la Tenuta di Pomelasca; protagonista indiscussa è la Chiesetta Rossa che ha molti aspetti in comune con la più famosa Cappella della Madonna di Vitaleta, come i cipressi a farle da cornice o la location bucolica. A differenza della celebre controparte toscana però, non la troverete invasa da decine di turisti.
La Chiesetta fa parte di un complesso di cascine e ville signorili all’interno di un parco. Fu voluta a metà del Novecento dal conte Ferdinando Sormani che a due passi da qui soggiornava nella maestosa Villa Sormani. Proprio sotto la villa si trovano le due fattorie dell’azienda agricola: Cascina Fulvia e Cascina Teresa.
Dalla parte opposta inizia invece il grande parco con i suoi boschi di castagni i cui sentieri offrono scorci pazzeschi sulla piccola cappella e sulle colline circostanti.